martedì 1 luglio 2008

QUALCUNO MI CONTESTA PERCHE'...

Qualcuno mi contesta perché, dice, sembra che io voglia imporre a tutti i Veneti, indiscriminatamente, l'autogoverno. Tengo a precisare che mai e poi mai sarei capace di una simile violenza.. Quando io parlo di autogoverno , parlo di un diritto legittimo che spetta ai Veneti e al Popolo Veneto. Io sono iscritto all'anagrafe dei Veneti, da sempre mi dichiaro Veneto e mi considero legittimo erede del Popolo Veneto. In quanto tale io, e altri come me, siamo detentori naturali del diritto di autodeterminazione, garantito anche dallo stato italiano tramite la legge 881/77. Non importa il numero, il quanti siamo: non si tratta di una scelta da votare, perché un diritto naturale non si sceglie, è innato. Caso mai la scelta può riguardare esclusivamente una rinuncia a tale diritto. Fossimo quindi 4 milioni, centomila, dieci o uno solo, l'ultimo dei Veneti a non rinunciare a tale diritto, tale diritto ci appartiene fino alla morte. Quindi io non posso imporre a nessuno il godimento del diritto di autodeterminazione come nessuno può imporre a me la rinuncia a tale diritto. Come Veneto, in base al principio di autodeterminazione pago le tasse alle mie istituzioni ed esse ne determinano le aliquote.

Noi dell'Autorità di Autogoverno del Popolo Veneto siamo fortemente convinti che la tassazione, con una oculata politica di spesa senza sprechi, potrebbe essere applicata con aliquota unica del 20%. Noi Veneti che non abbiamo rinunciato al diritto di autodeterminazione paghiamo alle nostre istituzioni il 20% in tasse del nostro reddito. Voi italo-veneti, che avete rinunciato alla vostra identità e ai vostri diritti specifici e naturali continuate a pagare allo stato italiano il 75% in tasse del vostro reddito che continueranno ad alimentare il debito pubblico, gli stipendi e pensioni d'oro di politici, burocrati, magistrati, sindacalisti e di 5 milioni di statali con tutti i loro intoccabili privilegi, salvo sopravvivere aderendo ignobilmente all'evasione fiscale. Italo-Veneti rinunciate pure alla vostra identità e ai vostri diritti naturali! Tanti auguri a voi e ai vostri figli! E che Dio ve la mandi buona! Io, dovessi restare l'ultimo dei Veneti mai rinuncerò alla mia appartenenza, ai miei diritti, e alla mia libertà perché sono nati con me e cesseranno esclusivamente col cessare dei miei giorni.

Daniele Quaglia